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Biorégion Aquitaine
La rete di ricerca italo-francese, comprendente urbanisti, architetti e scienziati politici, ha svolto la ricerca con l’obiettivo primario di sperimentare in Aquitania (Francia), e in particolare nell’ambito dei parchi naturali regionali già esistenti (PNR Landes-de-Gascogne) o in corso di costituzione nel Pays Médoc, le risorse offerte dall’approccio della scuola territorialista italiana nel campo della pianificazione ambientale e dello sviluppo autosostenibile dei territori regionali. Una bioregione urbana è definita come “un insieme di sistemi territoriali locali fortemente trasformati dall’uomo, contrassegnati da una pluralità di centri urbani e rurali organizzati in sistemi reticolari e non gerarchici. Questi sistemi sono collegati da relazioni ambientali tendenti alla chiusura dei cicli di acqua, rifiuti, cibo ed energia” (Magnaghi, 2010). L’approccio bioregionale sembrava adeguato nel quadro di un percorso sperimentale di pianificazione territoriale sostenibile intrapreso dai PNR francesi, tenendo sempre conto della ricchezza e della fragilità delle risorse naturali. La rete dei PNR si è mostrata una struttura operativa efficace per collegare analisi e progetti territoriali allo Schéma Régional de Cohérence Ecologique. Grazie anche al lavoro di tirocinanti e dottorandi co-tutorati in istituti di ricerca come il CNRS o nelle Amministrazioni locali (PNR Landes-de-Gascogne, Pays Médoc, Conseil Géneral, SYSDAU), sono state sviluppate importanti fasi dell’analisi patrimoniale e della ricerca-azione, che hanno frequentemente intercettato gli attori locali.I prodotti della ricerca Atlanti del patrimonio territoriale della Gironda in ambiti come Landes-de-Gascogne, Médoc e l’area metropolitana di Bordeaux; nuove narrazioni sul governo patrimoniale a lungo termine dei territori (foreste, paludi, acque interne ed esterne, sistemi insediativi); recupero e integrazione di memorie e conoscenze nel progetto territoriale; indagine sulle criticità complesse relative al patrimonio locale; progetti strategici legati alla riorganizzazione policentrica delle aree interne e metropolitane, al sistema alimentare, alla chiusura locale dei cicli energetici, alla valorizzazione socio-economica dei beni patrimoniali; definizione di un sistema complesso di centralità urbane; progetti per la riqualificazione e ricostruzione dei margini urbani integrati nella rete ecologica multifunzionale; progetto di un parco agricolo nella cintura periurbana di Bordeaux; promozione della visione bioregionale tra le autorità locali; inclusione dell’azione della “metropoli bioregionale” all’interno degli strumenti del governo territoriale (SCoT) dell’agglomerazione di Bordeaux.
Lo scenario territoriale
Il concetto di progetto Il Métropole bioregionale
Research network
Université Bordeaux Montaigne, IATU/ ADESS CNRS, Région Aquitaine: Agnès Berland-Berthon (coord.), Michel Favory, Ghilaisne Deymier
Università di Firenze: Daniela Poli (coord.), David Fanfani, Alberto Magnaghi, Maria Rita Gisotti
Ecole d’Architecture de Bordeaux: Jean Marie Billa
Ecole de Paysage de Bordeaux: Bernard Brunet
DiDA trainees in Bordeaux
Co-tutored PhD student: Emmanuelle Bonneau (IATU/DiDA)
Fiorella Angeli, Costanza Zaino (ADESS); Vincenzo Bordino, Pasquale Condò (Pays Médoc); Carlo Giulianelli, Valerio Patti
(PNR Landes de Guascogne); Hegis Syti, Simone Viola, Patricia Guerrero (Conseil Géneral); Luana Giunta (SySDAU);
DiDA tutors: Elisa Butelli, Marco Mancino
Institutional partners
PNR Landes de Gascogne, Pays Médoc, Conseil Général de
la Gironde, SySDAU, Regione Toscana
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