In Italia non dovrebbe esistere alcun disagio abitativo, né bisogno di case. Le elaborazioni dai dati del cen- simento Istat 2011 e successivi datascape (p. es. le ricerche “Riutilizziamo l’Italia” e “L’Italia del riciclo”) parlano di oltre otto milioni di case ed appartamenti sottoutilizzati, circa un quarto dell’intero patrimonio abitativo italiano, di cui quasi cinque milioni effettivamente vuoti o inutilizzati.
appare evidente che tutto ciò, ai diversi livelli nazionale, regionale, locale, costituisce un enorme spreco economico ed ambientale. Che accentua i termini del degrado territoriale, dovuto a consumo di suolo, ce- mentificazione irrazionale, dissesti, inquinamenti e abbandono.
La ricerca è finalizzata a verificare le potenzialità del recupero e del riutilizzo ecopaesaggistico del terri- torio in termini di housing sociale e di costruzione di strategie di integrazione ed accoglienza diffusa dei migranti. attualmente sono stati promossi l’Osservatorio per il Disagio abitativo Regionale Calabrese e l’indagine su alcune situazioni in cui è già avanzata l’interrelazione tra sviluppo locale auto sostenibile e accoglienza ed integrazione dei migranti. La ricerca viene portata avanti con diverse associazioni e gruppi attivi sulle tematiche, con il Dipartimento di sociologia e scienze Politiche dell’Università della Calabria, il Dipartimento architettura e territorio dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria e con la società dei terriorialisti/e ONLUs.
La ricerca è finanziata con fondi UniRC e UniCal, oltre che UniFI.
Coordinatore scientifico
Alberto Ziparo
Sede
Palazzo s. Clemente, via Micheli 2 – Firenze
Gruppo di lavoro DiDA
Andrea Alcalini, Daniela Anceschi, Angelo M. Cirasino, Antonluca Di Paola, Sandro Giuntoli, Andrea Marçel Pidalà, Letizia Recchia
Partners della ricerca
Università “Mediterranea” di Reggio Calabria – Darte
Giuseppe Fera
Università della Calabria – DisPes Piero Fantozzi