Gruppo di lavoro: Dott.ssa Elisa Butelli (borsista) con Arturo Regoli, Samuele Angelini, Tommaso Toccafondi, Emanuela Zammarchi, Gloria Messina, Benedetto Lippi, Maria Grazia Ruggero (tirocinanti) con la consulenza del dott. Leonardo Lombardi naturalista. Comitato Scientifico multidisciplinare: prof. Iacopo Bernetti, prof. Stefano Carnicelli, Prof. William Frodella, dott. Leonardo Lombardi, prof. Massimo Rinaldi, prof. Benedetto Rocchi.
Comitato di Pilotaggio: Città Metropolitana, Dida, Confservizi-Cispel Comitato tecnico: Città Metropolitana, Confservizi-Cispel, AIT – Regione Toscana, Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale e Publiacqua.
La ricerca è stata portata avanti dal Laboratorio di Progettazione Ecologica degli Insediamenti del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze sul tema dei servizi ecosistemici, svolto in accordo con Città Metropolitana di Firenze e Confservizi Cispel Toscana.
L’obiettivo generale del progetto di ricerca è rendere operativo il progetto pilota del Piano Strategico mettendo in valore le correlazioni fra i due domini dei “servizi e ecosistemici” e dei “costi ambientali e della risorsa” relativi al sistema idrico. La finalità specifica è quindi individuare indirizzi per l’uso dei proventi della quota della tariffazione riferita ai “costi ambientali e della risorsa” in forme non generiche ma dirette ai soggetti pubblici e privati che attualmente o potenzialmente erogano servizi eco-sistemici nella rigenerazione sostenibile del territorio.
La ricerca ha previsto la sperimentazione in un contesto territoriale specifico, il Mugello, generalizzabile in altri contesti della Toscana come modello valido anche a livello nazionale e internazionale. Il progetto era finalizzato ai seguenti obiettivi: – Stimare l’attuale consistenza dei “costi ambientali della risorsa acqua” applicati ad i vari utilizzatori (in primis il gestore del servizio idrico integrato ai suoi utenti): canoni di concessione per attingimenti ed attraversamenti, canoni per gli scarichi nei reticolo dei consorzi di bonifica, indennità ambientali per la depurazione, ristoro per le fasce di protezione dei punti di captazione idrica; – Individuare le tipologie dei potenziali soggetti locali, pubblici e privati, implicabili nella fornitura dei servizi ecosistemi relativa risorsa idrica (aziende agricole, aziende agricolo-forestali, aziende zootecniche, comparto industriale-artigianale, ecc.); – Catalogare l’attuale utilizzo delle risorse economiche da parte degli enti beneficiari (Regione, Consorzi di Bonifica, Comuni); – Definire le criticità legate alla risorsa acqua; – Definire progetti di risanamento/riequilibrio ecologico e territoriale; – Individuare indirizzi per l’utilizzo dei proventi che derivano dalla quota tariffaria“costi ambientali della risorsa acqua”. Indirizzi specifici, finalizzati ai pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES), diretti ai soggetti pubblici e privati che attualmente (o potenzialmente) erogano tali servizi. La finalità era quindi costruire un meccanismo stabile rogazione dei PES tramite «i costi ambientali e della risorsa»