Democrazia
partecipativa
nel Comune di
Grottammare
Non esportabilità dei modelli
partecipativi
Sebbene la stessa Grottammare è stata
considerata da più parti come la “Porto
Alegre” italiana è bene fare una serie di
riflessioni sul carattere esclusivamente
evocativo del paragone in questione.
La
città brasiliana è una metropoli di oltre un
milione di abitanti e risulta chiaro che
strutture e procedimenti partecipativi non
possono essere paragonati a quelli della
cittadina dell’Adriatico che raggiunge a
malapena 15 000 abitanti; questi processi di
inclusione sociale vanno governati all’interno
di ogni singola specificità adattando il modello
alla realtà di riferimento che di volta in volta
sperimenta questo processo.
Non
esistono insomma modelli univoci e applicabili
ad ogni situazione, non esistono kit
partecipativi così come non esistono
procedimenti obbligatori.
Ogni comunità può adattare il proprio
percorso alla rispettiva identità territoriale e
socio – culturale del tessuto cittadino
rimanendo fermo il passaggio della dimensione
pubblica della partecipazione e del carattere di
co-decisione, questo sì imprescindibile. Deve
essere una partecipazione che si nutre di
partecipazione facendo individuare ai cittadini
stessi modalità e forme di
coinvolgimento.