SCHEDA
ESPLORATIVA SINTETICA
PER
CENSIRE PROCESSI DI DIALOGO TERRITORIALE
ATTENZIONE: I CAMPI DELLA SCHEDA CHE VI CHIEDIAMO DI
RIEMPIRE SONO SOLO QUELLI BIANCHI:
ID dei campi |
N° SCHEDA: 13/2 |
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1 |
SUL VOSTRO TERRITORIO (che amministrate o dove abitate o lavorate) SIETE
A CONOSCENZA DI UNA O PIU’ ESPERIENZE DI DIALOGO COSTRUTTIVO TRA
AMMINISTRAZIONI E TESSUTI ECONOMICO/SOCIALI CHE RISPONDA AI CRITERI
ESPLICITATI NEL DOCUMENTO RIPORTATO IN FONDO A QUESTO FILE? Rispondere apponendo una x nel campo vuoto a destra
della risposta |
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1.a |
SI |
x |
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1.b |
NO |
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2 |
NOME SINTETICO
DEL PROGETTO, PERCORSO O AZIONE |
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Piano dei bambini e delle bambine di Dicomano (PBB) |
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3 |
COLLOCAZIONE GEOGRAFICA
DELL’ESPERIENZA |
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3.a |
STATO
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Italia
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3.b |
REGIONE |
Toscana |
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3.c |
PROVINCIA
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Firenze |
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3.d |
COMPRENSORIO o AREA VASTA |
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3.e |
COMUNE o COMUNI interessati |
Dicomano |
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3.f |
EVENTUALE LIVELLO INFRACOMUNALE (Municipio/i,
circoscrizione/i, rione/i interessati) |
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SIETE IN GRADO DI DESCRIVERE ALCUNI ELEMENTI STRUTTURANTI DELLA PRATICA CHE CI STATE SEGNALANDO? |
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4 |
BREVE DESCRIZIONE DEL CONTESTO (dati, situazione politica, specificità socioeconomiche o istituzionali) |
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Il
Comune di Dicomano si trova nel Mugello, ai piedi dell’Appennino e alle porte
del Parco delle Foreste Casentinesi. |
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5 |
OBIETTIVO GENERALE E OBIETTIVI SPECIFICI DELL’ESPERIENZA |
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Il laboratorio ha avuto lo scopo di attivare la sperimentazione
di un lavoro di progettazione partecipata con i bambini delle scuole
elementari e medie di Dicomano nell’ambito della redazione del nuovo Piano
Strutturale. Il piano dei bambini è stato concepito come un “Laboratorio di
produzione di conoscenza e di materiali sul territorio di Dicomano” che ha
interagito con la produzione del quadro conoscitivo e normativo del Piano
strutturale: i bambini come “rilevatori” della qualità dei luoghi, delle
relazioni e delle modalità di fruizione, della percezione sociale dei valori
territoriali riconosciuti dalla popolazione, dei loro sistemi di trasmissione
intergenerazionali e nello stesso tempo come “attivatori” di nuovi immaginari
su questi luoghi, della loro risignificazione e appropriazione, promotori di desideri
e conoscenze altrimenti disperse. Il lavoro si è concretizzato
nell’attivazione di laboratori nelle scuole concordati con gli insegnanti in
modo da approfondire e socializzare le conoscenze in maniera più allargata
attraverso il coinvolgimento degli alunni, delle famiglie, di altri
cittadini.
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6 |
ATTORI COINVOLTI (ISTITUZIONALI E NON), MODALITA E CRITERI PER IL COINVOLGIMENTO |
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Il lavoro è stato condotto, su incarico del Comune
di Dicomano e del coordinatore del Piano Strutturale, da un’equipe di
ricercatori dell’Università di Firenze con esperienza di progettazione
partecipata con i bambini. Le classi coinvolte
sono state la IV e V A e B delle elementari, e la I A, B e C delle scuole
medie. Il metodo di lavoro si è diversificato non solo tra i livelli
scolastici (elementari e medie) ma ha visto un’ulteriore articolazione per le
scuole medie. Le classi delle elementari hanno affrontato in maniera
congiunta gli stessi temi, mentre le classi delle medie hanno lavorato
all’approfondimento di diverse tematiche.. Per quanto riguarda le ore di
lavoro in classe si è lasciato ad ogni insegnante la possibilità di scegliere
quali e quante attività svolgere con il supporto dei tecnici oppure autonomamente,
accordandosi in base alle esigenze di programmazione del normale anno
scolastico, tenendo presente le infinite aperture multidisciplinari che un
lavoro sul territorio consente. I tecnici hanno comunque fornito un supporto
continuo per quanto riguarda le metodologie, gli strumenti, la fornitura di
strumenti didattici (cartografia, schede, questionari, etc.).
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7 |
GRADI DI PARTECIPAZIONE (possibili risposte multiple) |
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£informazione
£coinvolgimento in singole attività £consultazione
£negoziazione
£co-progettazione £cogestione £autogestione delegata alle organizzazioni di
abitanti £controllo/monitoraggio/valutazione da parte degli
stessi abitanti |
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8 |
PARTECIPAZIONE: IN QUALI FASI?(possibili risposte multiple)
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£definizione dei bisogni £decisione
£elaborazione tecnica dei progetti £implementazione delle
azioni pianificate £gestione o manutenzione dei prodotti £ controllo delle realizzazioni |
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BREVE DESCRIZIONE DELLO SVILUPPO DEL PERCORSO |
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I laboratori con i
bambini si sono articolati in diverse fasi di lavoro. Una prima sessione estiva
(luglio-agosto 2003) all’interno del Campo Solare organizzato dal Comune di
Dicomano, ha visto coinvolti bambini di diversa età (dall’età prescolare alle
scuole medie inferiori) in sopralluoghi finalizzati a rilevare la percezione
e il livello di conoscenza del territorio comunale, urbano e rurale,
attraverso discussioni, elaborazioni grafiche, riprese video. In questo
periodo sono state gettate le premesse per l’articolazione del successivo
lavoro iniziato poi con l’apertura dell’anno scolastico. Il laboratorio con
le scuole si sono svolti in varie fasi, con programmi di diverso tipo.
Durante la prima fase, da settembre a dicembre, il lavoro in classe con i
bambini mirava all’acquisizione di conoscenze, alla produzione di materiali
di analisi e di rappresentazione e all’elaborazione di eventuali idee
progettuali per la valorizzazione del territorio di Dicomano. A fine dicembre
è stata fatta una prima verifica con i tecnici che stavano elaborando il
Piano Strutturale, per fare interagire le conoscenze acquisite dagli esperti
con quelle provenienti dai bambini e dalle famiglie coinvolte. Da gennaio a
marzo è stata effettuata la rielaborazione e la verifica dei risultati e,
infine, la presentazione pubblica del lavoro. La prima attività è stata la mappatura
dei luoghi importanti (belli, brutti, rappresentativi, affettivi,
pericolosi, divertenti etc.) del territorio di Dicomano e dei suoi confini
mentali, avvenuta attraverso la segnalazione su carte durante sessioni di
lavoro collettivo in classe, oppure attraverso la compilazione di semplici
questionari-intervista che sono stati distribuiti anche alle famiglie, per
rilevare le differenze tra la percezione dei bambini e quella che si poteva
avere nel passato, quando spazi e tempi di vita erano diversi. Momento
importante di questa fase è stato quello dei sopralluoghi in varie zone del
paese, durante i quali i bambini hanno disegnato dal vero i luoghi da loro
ritenuti più significativi (i disegni
sono poi stati ricomposti in una mappa collettiva in cui, attraverso
le elaborazioni grafiche, è stato ricostruito l’intero contesto urbano) e
hanno realizzato molte riprese che sono confluite in un video. Una
seconda attività ha riguardato l’approfondimento del rapporto
città-campagna percepito dai bambini attraverso l’individuazione
dei confini mentali, le discussioni o l’elaborazione di testi per capire
quanto, come e perché i bambini frequentano il territorio rurale e gli spazi
naturali che circondano il paese e cosa viene percepito come città e cosa
come campagna. Un lavoro importantissimo ai fini del contributo che i bambini
possono dare al Piano Strutturale è stato quello sulla percezione dei
valori territoriali sia urbani che extra-urbani, per capire cosa
viene considerato come degno di conservazione o trasformazione, avvenuta
attraverso l’elaborazione di mappe mentali del territorio, dalle quali si
evincono quali sono gli elementi ordinatori dello spazio, i punti di
riferimento e gli elementi predominanti dal punto di vista percettivo. E’
proseguito poi con discussioni, interviste strutturate in classe e con
l’elaborazione di “itinerari immaginari” che legano luoghi significativi del
territorio. Altro lavoro svolto è stato quello sulla datazione degli
edifici e uso dei piani terra, che ha risvegliato nei bambini un
forte interesse per la storia del paese e per il ruolo di centralità
rivestito dalla piazza. Una parte di lavoro importante è stata la ricostruzione
delle trasformazioni avvenute (con l’attivazione di modalità di
scambio tra generazioni attraverso il racconto orale come metodo di
trasmissione vitale della memoria) e la valutazione delle conseguenze di
questi cambiamenti. Lo scambio intergenerazionale si è rivelato un ottimo
strumento per la comprensione delle trasformazioni avvenute nell’uso del
tempo, nel sistema dei trasporti, nella percezione della qualità dell’abitare
e dei momenti ludici collettivi (feste, fiere, mercati, etc.) La produzione
di idee progettuali è avvenuta spontaneamente nel corso del
lavoro del laboratorio, fortemente orientato alla comprensione delle
possibilità di sviluppo locale per il territorio dicomanese. Gli
approfondimenti analitici e progettuali si sono articolati su diversi temi e
luoghi legati alle pratiche di vita quotidiane dei bambini: un progetto su
Piazza della Repubblica, che ne riafferma la centralità come spazio pubblico
del paese, ripensandone l’assetto e le funzioni; un progetto per una nuova
festa di paese, pensata per i bambini ma organizzata in modo da coinvolgere
l’intera popolazione e tutti i luoghi più significativi; un progetto di
ricostruzione del paese dopo una catastrofe immaginaria, mettendo in evidenza
le priorità. le modalità, le tecniche e i luoghi della ricostruzione stessa.
Gli strumenti usati sono stati di vario tipo: mappe IGM e CTR del territorio urbano
ed extraurbano, elaborazioni grafiche, disegni dal vero, video, racconti
orali, interviste, questionari, testi storici, grafi spazio-temporali,
sopralluoghi, etc. |
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10 |
RISORSE FINANZIARIE UTILIZZATE E PROFESSIONALITA’ VALORIZZATE NEL PERCORSO |
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Il progetto è stato
finanziato dal comune di Dicomano nell’ambito delle attività previste per la
redazione del nuovo Piano Strutturale della città. L’incarico per definizione
del Piano dei Bambini e delle bambine è stato affidato, su incarico del Comune
di Dicomano e del coordinatore del Piano strutturale, ad un’equipe
di ricercatori dell’Università di Firenze con esperienza di progettazione partecipata con i bambini.
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11 |
DIFFICOLTA’ INCONTRATE E PROSPETTIVE DI TRASFORMAZIONE POSSIBILI |
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Il lavoro non ha incontrato particolari difficoltà
tecniche o operative. Il rapporto con gli altri estensori del Piano
strutturale è stato continuo e proficuo, così come quello con l’ufficio
tecnico del comune e le scuole. Si è concluso con una presentazione pubblica
nella Sala Consiliare e una mostra allestita sotto i portici del Comune di
Dicomano. I bambini hanno presentato il lavoro e le proposte progettuali alla
popolazione e all’amministrazione comunale. Tutte le indicazioni emerse sono
state inserite nella matrice costruita per raccogliere le indicazioni e le
proposte degli abitanti nella fase preliminare di redazione del Piano
Strutturale e sono entrate a far parte integrante del quadro conoscitivo e
delle previsioni di Piano. |
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12 |
OPPORTUNITA’ ED ESITI DELL’ESPERIENZA NEL SUO
SVILUPPO TEMPORALE |
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L’esperienza è stata estremamente interessante, e si
auspica che molti Piani Strutturali della Toscana prevedano al proprio
interno il Piano dei bambini e delle bambine, come metodo per sperimentare
forme di partecipazione strutturata degli abitanti ai progetti di
trasformazione del territorio in cui vivono (attraverso i bambini è più
agevole coinvolgere anche le famiglie). L’ascolto e la rilevazione delle
forme di percezione dei ragazzi, dei loro bisogni, problemi e idee
progettuali, oltre che dare voce a soggetti deboli solitamente esclusi dai
processi decisionali che riguardano la loro vita quotidiana, rappresenta
un’importante attività di riflessione ed elaborazione utile per la costruzione
del quadro conoscitivo del territorio oggetto del piano, previsto dalla L.r.
toscana 5/95. (poi modificata con L.r. 1/05)
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13 |
TEMPORALITA DEL PROGETTO |
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£ tuttora in corso £terminato £agli inizi £terminato ma avrà una continuità £speriamo abbia una continuità |
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14 |
SOLO PER ESPERIENZE NATE SU IMPULSO ISTITUZIONALE:RAPPORTO CON IL BUDGET ED I PIANI DELL’AMMINISTRAZIONE E CON LA MODERNIZZAZIONE DELL’APPARATO AMMINISTRATIVO(Il processo partecipativo era previsto o si inserito a percorso progettuale iniziato? E in questo caso perché? C’è stata una particolare linea di finanziamento esistente alla base del processo partecipativo lanciato? O progetto, finanziamento e partecipazione hanno preso forma insieme? Il processo ha innescato qualche processo di trasformazione delle strutture istituzionali coinvolte?) |
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Il PBB ha usufruito di un fondo speciale di 10.000
Euro, testimonianza di un preciso impegno dell’Amministrazione per la sua
realizzazione. Ha preso avvio nei Campi Estivi, in quanto spazio più
flessibile delle scuole (dotate di una programmazione avvenuta in precedenza
rispetta alla sua attivazione); una volta avviato, però, ha trovato buoni
livelli di collaborazione nella struttura scolastica dell’istituto
comprensivo, e molto entusiasmo negli insegnanti.
E’ interessante il fatto che i materiali prodotti dal PBB sono stati inseriti nei documenti ufficiali del Piano Strutturale discussi nella Conferenza dei Servizi. |
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15 |
ESISTENZA DI UN SITO INTERNET |
|||
no
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16 |
SIETE DISPONIBILI A DARCI UN APPUNTAMENTO PER UN COLLOQUIO? |
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16.a |
SI |
X
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16.b |
NO |
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17 |
CONTATTI: |
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DEL COMPILATORE DI QUESTA SCHEDA |
17.a |
NOME, COGNOME |
Francesca Rispoli |
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17.b |
RUOLO O APPARTENENZA (non obbligatorio) |
Gruppo
di lavoro dell’Università di Firenze per la redazione del Piano dei Bambini e
delle Bambine di Dicomano |
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17.c |
RECAPITI TELEFONICI |
Tel 055/242911 |
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17.d |
RECAPITO E-MAIL |
ludd2000@libero.it |
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DI UN RESPONSABILE DEL PROCESSO
SEGNALATO: |
17.e |
NOME, COGNOME |
Francesca Rispoli |
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17.f |
RUOLO O APPARTENENZA |
Gruppo
di lavoro dell’Università di Firenze per la redazione del Piano dei Bambini e
delle Bambine di Dicomano |
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17.g |
RECAPITI TELEFONICI |
Tel 055/242911 |
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17.h |
RECAPITO E-MAIL |
ludd2000@libero.it |
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ELENCO MATERIALI DI SUPPORTO |
B) La percezione
del territorio D) Mappa Affettiva
di Dicomano Carte e relazione sono tratte dal novero degli elaborati adottati del
Piano Strutturale |
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